La corruzione destabilizza i meccanismi della libera concorrenza, alimenta la criminalità e per questo rappresenta un gravissimo problema morale ed economico del Paese ed un importante elemento di freno allo sviluppo civile.
Il legislatore ha inteso arginare il fenomeno della corruzione, adottando una serie di normative finalizzate alla prevenzione e alla repressione della corruzione e dell’illegalità, inizialmente riservate alla sola pubblica amministrazione e successivamente estese alle aziende partecipate, categoria a cui la Società aeroportuale appartiene.
In particolare la Legge n. 190 del 2012 ha approvato le "disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione".
Pur non sussistendo più controllo pubblico nei confronti della Società AdB s.p.a. di seguito alla quotazione in Borsa dell’Emittente, avvenuta in data 14 Luglio 2015, il CdA AdB ha confermato, in termini di adesione volontaria, l’impegno da sempre profuso a tutela del presidio del sistema anticorruzione correlato al Modello 231/2001.
Per tale motivo, a presidio del cd. rischio corruzione, AdB ha ritenuto opportuno applicare nell'ambito dei propri sistemi di controllo interno alcuni principi della L. 190/2012.
In particolare ha sviluppato una Policy Anticorruzione, integrata nel Modello di Organizzazione e Gestione, a tutela dell’immagine di imparzialità e di buon andamento della Società, dei beni aziendali e delle attese degli azionisti, del lavoro dei propri dipendenti e degli stakeholders in genere.
Il Comitato Etico e Anticorruzione, ha il compito di monitoraggio e verifica dell’efficace attuazione della Policy Anticorruzione e della sua idoneità, particolarmente con la responsabilità di:
- verificare l’efficace attuazione della policy e la sua idoneità;
- definire procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione;
- proporre modifiche alla policy in caso di accertamento di significative violazioni o di mutamenti dell’organizzazione;
- promuovere la mobilità interna degli incarichi o misure alternative negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione;
- individuare il personale da inserire nei percorsi di formazione sui temi dell'etica e della legalità;
- controllare gli obblighi di pubblicazione in capo alla Società, anche al fine di attestare l’assolvimento degli stessi;
- gestire le segnalazioni di propria pertinenza di comportamenti illeciti e tutelare la riservatezza dei dati del segnalante conformemente alla Policy Whistleblowing.